Secondo quanto riporta il Daily News, Johnson aveva avuto forti attacchi di tosse prima di mettersi in isolamento volontario. Secondo alcuni membri del governo, Johnson ha tenuto anche da casa un programma di lavoro troppo intenso per essere all’altezza del suo idolo, Winston Churchill, di cui è un grande ammiratore, ma la sua salute ne ha risentito.
Intanto Dominic Raab sta guidando le riunione del comitato di emergenza. Questa mattina il ministro per l’edilizia Robert Jenrick ha confermato in un’intervista che Johnson «ha lavorato in maniera incredibilmente dura» e ha espresso la speranza che il premier possa fare ritorno a Downing Street presto pur non potendo escludere che debba rimanere ricoverato ancora del tempo.
Johnson: «Io in ospedale per esami di routine». «Ieri sera sono andato in ospedale su consiglio del mio medico per alcuni esami di routine perché sto ancora sperimentando sintomi da coronavirus. Sono di buon umore e in contatto con il mio team, lavoriamo insieme per combattere questo virus e tenere tutti al sicuro». Lo scrive il premier britannico Boris Johnson via Twitter dal St. Thomas Hospital, rivolgendo poi un elogio a tutto il personale sanitario britannico e rinnovando la sollecitazione a tutti i connazionali «restare a casa» in questa fase.